Massimo Moratti ricorda un dialogo inedito con Silvio Berlusconi sull’invasione dell’Iraq: le parole che svelano tutto.
Il 16 maggio 2025, Massimo Moratti ha compiuto 80 anni. Un traguardo importante per una figura che ha segnato profondamente la città di Milano, il mondo del calcio e l’imprenditoria italiana. Il suo nome è legato indissolubilmente all’Inter, che sotto la sua presidenza ha raggiunto l’apice con la conquista del Triplete nel 2010, e alla Saras, l’azienda petrolifera fondata dal padre Angelo. Ma la sua storia è anche fatta di momenti inaspettati e rivelazioni sorprendenti.

L’anniversario di una vita straordinaria
In un’intervista concessa in occasione del suo compleanno, Moratti ha parlato della sua visione di Milano, del futuro dello stadio Meazza – che non vorrebbe veder abbattuto – e ha offerto un bilancio della sua vita: “Uno pensa sempre che poteva far di più o meglio, e non lo dico per finta modestia. So che da qualche parte ho sbagliato. Sono stato fortunato grazie al mio lavoro, è stato entusiasmante girare il mondo tanto quanto vincere campionati e coppe con l’Inter. Potevo dare di più, ma non cambierei nulla.”
Un dialogo privato diventa un documento pubblico
Tra i tanti ricordi condivisi da Moratti, uno in particolare ha attirato l’attenzione per la sua rilevanza politica e storica. Il racconto risale ai primi anni 2000, in un periodo in cui il mondo era scosso dagli attacchi dell’11 settembre e si discuteva della possibilità di invadere l’Iraq.
Moratti rivela che l’unica volta in cui parlò di politica con Silvio Berlusconi fu proprio in quel contesto. Il dialogo si svolse a San Siro: “Con Berlusconi parlammo di politica solo una volta, quando si parlava di invadere l’Iraq – ricorda oggi Moratti – L’ho incontrato a San Siro e gli ho detto: ‘Ma è vera sta st…a? Ma è il contrario di quello che dovremmo fare, noi italiani in quei Paesi siamo visti come mediatori. È un errore gravissimo, l’Iraq non ha le armi sotto terra, sei intelligente lo sai benissimo’. E lui: ‘Massimo, ma facciamo finta eh’…” Il tutto come riportato da fanpage.it
Una frase, quest’ultima, che oggi assume un peso enorme. In quelle poche parole, Moratti lascia intendere la leggerezza con cui sarebbe stata affrontata una decisione destinata a cambiare il corso della storia.